Gekko-meperik

Gekko-meperik

BTemplates.com

mercoledì 26 settembre 2012

Tempo da bruchi.

Anni fa, dal barbiere, in attesa del mio turno, rivolsi l’attenzione alla moltitudine di riviste messe a disposizione allo scopo di ingannare l’attesa. Fra queste ve n’era una con un servizio di  molte pagine circa le tante credenze e dicerie dei vari popoli nel corso della storia.
 


Ultimamente mi è tornata alla mente una di queste stramberie che colpì in particolare la mia attenzione, e precisamente il fatto che alcune persone fossero convinte che incontrando un bruco a strisce larghe, l’inverno a venire sarebbe stato mite, diversamente, in presenza di strisce strette, ci si sarebbe dovuti aspettare un inverno rigido.
Mi è difficile pensare che a i nostri giorni in qualche parte del mondo qualcuno creda ancora a cose del genere, certo è,  che in tanti siamo convinti di cose ancora più assurde … ma non voglio addentrarmi in un discorso così intricato.
No, no, il motivo di questo post, era incentrato sul fatto che sia possibile o no distinguere la larghezza delle strisce dei bruchi …


Di quello delle foto ad esempio, in quale maniera si possono interpretare le strisce che porta? E si, perché se si interpretano come larghe, bisognerebbe pensare che nella normalità i bruchi appartenenti a questa razza, abbiano l’aspetto simile illustrato nella foto al lato (ottenuta con un programma di fotoritocco):
Se, al contrario, vengono intese come strette, il bruco nella normalità, avrebbe un aspetto simile:
Comunque sia, né il bruco né le strisce possono determinare il tempo meteorologico per lungo termine (prevedere come sarà l’inverno in base a ciò che si vede d’estate), perché prevedere il tempo è cosa ardua anche per chi lo fa di mestiere e a disposizione ha mezzi molto più sofisticati (e costosi) per realizzare previsioni accettabili  per una settimana al massimo.

Di tutto questo i più se ne faranno una ragione, e credo anche i bruchi, la cui sola preoccupazione è stata, e sempre sarà, trovar cibo in tempo utile per poi mutarsi in splendide farfalle.

Dimenticavo, quello delle foto è un bruco di Macaone, una bellissima farfalla che depone le uova nelle ombrellifere (in questo caso una pianta di finocchio selvatico). Tale bruco se molestato estromette due piccole appendici di colore arancione che contengono una sostanza probabilmente urticante, (cosa che non avviene se ci si limita a fotografarlo solamente …)


Questa farfalla è  molto diffusa nella mia zona, purtroppo non avevo una foto, così ho pubblicato un disegno realizzato con l’ausilio di un timbro che costruì anni fa, allo scopo di facilitarmi l’abbozzo per la realizzazione su pietra.





Ma questo, caso mai, sarà argomento per un prossimo post.










Nessun commento:

Posta un commento