
Per effetto della sua vicinanza alla costa, malgrado sia visibile da tutti i punti che delimitano il Golfo di Gonnesa (Golfo del Leone), solo l’osservazione dalle coste a ridosso di Masua e Nebida, permette di riconoscerlo come faraglione isolato, poiché, già nelle vicinanze della spiaggia di Fontanamare, distanza e angolazione lo fanno apparire collegato al Monte Nai.
Per questo motivo, quando da piccolo andavo al mare (spiaggia di Fontanamare e di Plage de Mesu), con i miei coetanei lo avevamo denominato appunto “il corno del rinoceronte”.


Qua sopra, l'immagine a destra è ottenuta con un programma di fotoritocco, e deriva da una foto scattata quest'estate dalla spiaggia di "Plage de Mesu", mentre le due a sinistra, sono riprese dalla zona di "Fontanamare".
Le foto di apertura invece, lo riprendono al tramonto dalla romantica passeggiata del lungomare di Nebida.
Il Pan di Zucchero offre una visione suggestiva da ogni punto lo si osservi; in queste foto, alcune scattate con una piccola digitale altre con una vecchia reflex, è ripreso dalla Laveria di Nebida.
In queste foto, alla sinistra è visibile uno degli archi della vecchia costruzione facente parte dell'antica struttura mineraria, di cui alcune porzioni sono visibili anche nei primi piani delle foto sotto.

Nelle sue vicinanze c’è Porto Flavia, legato alla zona mineraria di Masua, e la spiaggia di Portu Cauli ai quali dedicherò dei post appositi prossimamente.


Nelle sue vicinanze c’è Porto Flavia, legato alla zona mineraria di Masua, e la spiaggia di Portu Cauli ai quali dedicherò dei post appositi prossimamente.
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